Divani scomodi

by Kanzlei Thomas


Diritto di recesso nei contratti conclusi a distanza

Dall'entrata in vigore delle singole misure nazionali di attuazione (art. 52 Codice del Consumo; §312g BGB) della direttiva 2011/83/UE (cd. direttiva sulla tutela dei consumatori) sappiamo che nell'ambito del commercio a distanza, ovvero nell'e-commerce, il consumatore ha sempre diritto a recedere dal contratto concluso entro un termine di 14 gg. senza necessità di indicare motivazioni. La direttiva ha uniformato proprio il termine, innalzandolo in tutta Europa a 14 gg. Naturalmente chi offre beni o servizi online è libero di concedere termini di recesso più ampi, come infatti fanno molti dei principali players.

Tale diritto di recesso è escluso in una serie di casi, tra i quali quello forse più ricorrente è quello relativo a beni confezionati su misura o chiaramente personalizzati (art. 59 Codice del Consumo, §312g c. 2 n. 1 BGB). La ratio della norma è chiara: se il venditore deve confezionare un prodotto (un capo d'abbigliamento, per esempio) secondo le misure o i desideri del consumatore, questi poi non può restituirlo “senza motivo”, poiché il venditore non ha possibilità di venderlo ad altri. Diversamente quest'ultimo dovrebbe sopportore un rischio imprenditoriale sproporzionato ed eccessivo a fronte della tutela del consumatore.

Applicazione giurisprudenziale al caso dei divani

Proprio tale ratio ha permesso tuttavia alla Pretura (Amtsgericht) di Dortmund di ritenere che un divano modulare composto da singoli elementi scelti dal consumatore in una gamma di 578 combinazioni non è di per sé sottratto dal campo d'applicazione della disciplina generale sul recesso, quando esso sia, in caso di reso, facilmente scomponibile e dunque i singoli pezzi riutilizzabili per altri ordini (v. AG Dortmund 28.04.2015, AZ. C 1013/15). Tale pronuncia si pone peraltro in insanabile contrasto con la precedente sentenza del Tribunale di Düsseldorf che, sempre nel caso di un divano componibile a piacere dall'acquirente, aveva escluso l'applicabilità del diritto di recesso entro 14 gg. (LG Düsseldorf 12.02.2014, AZ. 23 S 111/13).

Se è vero che una rondine non fa primavera è altrettanto vero che una sentenza pretorile non è sufficiente a indicare un orientamento generale. Chi però vende i propri beni online e permette al cliente di acquistarli in versioni personalizzate mediante combinazione di singoli elementi preconfezionati e separabili dovrebbe adottare qualche cautela – tenendo presente che il diritto di recesso è comunque sempre inderogabile.